martedì 23 aprile 2013

Biografia 

SALVATORE CUSIMANO: NATO TRA CULTURA PROFUMI E COLORI, NELLA SPLENDIDA CITTÀ DI PALERMO, NEL DICEMBRE DEL 1980.

Sono cresciuto in una famiglia folle. Sì, perché folli sono stati i miei genitori che hanno deciso di mettere al mondo cinque figli (quattro ragazzi e una principessa), trasformando la casa in una specie di manicomio in cui ci si divertiva molto e dove sembrava che ciascuno stesse facendo una cosa diversa, quando in realtà tutti facevano la stessa cosa - come in un film di Pedro Almodovar. Crescendo, mi accorgevo di avere una sensibilità profonda e sottile: che mescolava le energie dell’anima e della mia terra, facendomi vivere così in un mondo tutto mio e dove, perdendomi nell’universo delle mie fantasie, mi ritrovavo poi nello spazio delle mie idee facendo in modo che ogni cosa diventasse materia.  - le circostanze purtroppo non mi hanno permesso di continuare gli studi - il mio spirito libero ma sempre in cerca di emozioni mi ha spinto, all’età di diciassette anni, a trasferirmi a Roma: per un futuro diverso che la mia Palermo non poteva offrire. E là, ho avuto la fortuna di conoscere gente di ogni tipo: artisti e aristocratici, persone intriganti e figure di alcuno spessore. Così, ho avuto anche la possibilità di osservare la parte cruda della vita: ma tutto mi ha arricchito, non solo culturalmente. Sempre a Roma - Piazza delle Tartarughe, marzo del 2004 - partecipo a una festa privata, dove conosco uno stilista. Per la comune sicilianità, credo, siamo attratti l’uno dall’altro. Nel 2006, mi coinvolge in un suo cambiamento di vita e ci trasferiamo a Taormina, sua città natale - anche per me, così, una specie di ritorno alle origini. A Taormina dove, dal 2006, sono responsabile della Boutique Le gatte.

In questa rinnovata dimensione, sempre più spesso, sento la necessità di esprimere la mia sensibilità artistica creando abiti di carta che abbiano - ciascuno nel suo specifico - una storia da raccontare, una musa ispiratrice. Ognuno di questi abiti è fatto interamente a mano, grande al vero - e non poche sono le ore che un tale lavoro possa richiedere come, chi lavora nella couture, ben sa! Pure, il risultato mi ripaga ampiamente di tanta fatica - tanto che molte di queste creazioni vengono esposte in location di prestigio.
Ogni cosa che faccio, comunque, la faccio con buon umore: concentrando tutta l’energia nelle mie mani e caricando tutte le mie opere di positive atmosfere, tra candele accese, incenso e musica lirica. Mi piace essere tante cose diverse in una persona sola. Dicono di me che sono accattivante, che sono un seduttore, passionale e selvaggio, carismatico e spirituale… con un’anima ribelle e vanitosa… Beh! dicono di me tante cose: che sono un artista, che sono anche strano. Ma del resto, l’unica cosa che io so è che, almeno, sono umano: che ho bisogno dell’approvazione della gente, dell’amore degli altri, di piacere; che ho bisogno di trasmettere e dare emozione perché io sono ancora capace di emozionarmi.Il mio sogno nel cassetto…? Recitare a teatro, in una compagnia seria dove sentirmi libero di indossare ogni ruolo in un mondo non reale.

Nessun commento:

Posta un commento